sabato 12 marzo 2011

GRAZIE PEUGEOT

Che carina la nostra Peugeot 107! Sembra di essere su una 500 solo un po’ più grande: sobria, quasi spartana, piccola e raccolta, con quella forma ad uovo che sa tanto retro’. Ho volutamente scelto la versione base che ha di serie solo il condizionatore  e il servosterzo (che ormai lo mettono anche sulle "apiceddre"), evitando tutti quegli accessori che sembravano irrinunciabili: chiusura centralizzata (figurasi su una 4 porte!), alzacristalli elettrici, e altre diavolerie che poi fanno lievitare il prezzo al punto che ti chiedi: ma ho comprato una city car o un city TIR ! Ora mi sono così abituato al non presenza di tutti ‘sti inutiloptional che non ci faccio più caso: le mie mani si dirigono serenamente verso i pulsanti di chiusura delle porte e agitano con maestria le manovelle alzacristalli.
Morale: come diceva la mimamma: “l’uomo è animale d’abitudine”. Ci si abitua a tutto pur di sopravvivere, figurati alla mancanza degli alzacristalli elettrici! Grazie, 107, che mi riporti, ad un rapporto più umano col mezzo meccanico il cui compito, ricordiamoci, è e resta quello di trasportarci da una parte all’altra alla bisogna. Essenziale, spartana, raccolta, come le utilitarie del boom degli anni ’60, mi fa sentire più umano, meno robot. Non carichiamo più le autovetture di significati esoterici. Non è un prolungamento del nostro essere, dei nostri arti e della nostra mente: è solo una carriola col motore!

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