Avete mai visto un disimpegnato... impegnato? Se volete vederlo, non basta poi molto, basta recarsi in qualcuna delle molte scuole della Repubblica Italiana con cui sono venuto (direttamente od indirettamente) a contatto.
Ne sono piene. Questi straordinari esemplari di "Homo Figlius di" sono impegnati nel far da cane da guardia ai vari Presidi o Dirigenti Scolastici che siano, e sono disimpegnati nel far valere i propri - ed altrui - diritti. Sono molto abili nel compito di "ammorbidire" i colleghi più riottosi e più ribelli, ed hanno una capacità sorprendente di scomparire durante gli impegni più rognosi lasciando sempre ad altri le patate bollenti.
Sono maestri nell'occultare l'occultabile (che li riguarda), e nell'evidenziare l'evidenziabile (che non li riguarda affatto). In tutto questo, ciò che è più deprimente, è l'abulia da cui vengono colpite le loro vittime: i colleghi. Esistendo delle regole democratiche e delle leggi democratiche che potrebbero essere usate a loro difesa, i colleghi vengono infettati - con l'inganno - da un virus (abuliensis) che si nutre dell'ormone responsabile della difesa dei propri diritti: il sindacalosterone. L'infezione, in verità, è anche causata da alcuni portatori sani che frequentano le sedi di alcuni sindacati importanti e che, alla loro vista, causano, ai poverini, delle vere crisi di "sindrome abuliensis"; ma, anche se qualcuno sopravvive a questi primi attacchi, ecco, pronti e servizievoli, i disimpegnati di cui sopra provvedere ad inoculare il virus.
La ricompensa dei Dirigenti Scolastici è varia: dalle particolari attenzioni nella stesura degli orari settimanali, all'assegnazione - per "merito" - degli incarichi remunerativi, dall'assegnazione ai colleghi colpiti da un altro virus (il "fessagginus") degli incarichi impegnativi, noiosi e non remunerativi, dalla copertura di "momentanee ed improrogabili" assenze, ecc., ecc.Naturalmente il tutto alimentato dalla confusione regnante nel periodo turbolento che stiamo attraversando.
Ed in questo marasma, i ragazzi, che dovrebbero essere destinatari del sapere (ma chi lo sa?), sguazzano convinti che il non studiare o lo studiare poco, sia una gran furberia e non un danno grave ed irreversibile. Le famiglie, da parte loro, sono spesso lontane, vuoi perché prese dallo stress della vita moderna, vuoi perché è più comodo dare sempre e solo la colpa alla scuola, e la frittata e fatta!
Morale della favola: Schola Taliana Adieuuuu !!!
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