domenica 3 aprile 2011

QUATTR'APRILANTI JUORNI QUARANTA


“Quattr'aprilanti juorni quaranta” ovvero, se piove il quattro di aprile, piove per quaranta giorni. Una delle tante dicerie dei nostri padri, che chiamano proverbi, saggezza popolare o, direi, banalità, aria fritta, o meglio ancora, acqua calda.
Quest'anno non è piovuto il 4 aprile, e siamo tranquilli, ma lo saremo stati lo stesso, tanto, neve e freddo,  e pioggia ne abbiamo avuti in abbondanza. Alcune volte, la saggezza degli antichi detti è solo legata ad un ripetersi di eventi più che normale: “Si marzu ngugna, ti fa cadiri l'ugna” cioè, a marzo può capitare che fa molto freddo... e capita, certo che capita! Oppure, “Frivaru, curtu e amaru”, cioè anche a febbraio può fare molto freddo... e capita, certo che capita! Oppure, “prim'i Natale né friddu né fame, dop'i Natali, friddu e fami”, ovvero dopo Natale può fare molto freddo.... e capita, altro che capita! ….Allora tanto vale seguire le previsioni del tempo... Le care previsioni del tempo.... Una volta erano monopolio del famoso Colonnello Bernacca (ai miei tempi!), oggi le trovi dappertutto ed in tutte le salse, pure sulla carta igienica....!!! Che balle! Ma, scusate, non avevano detto che sarebbe stato uno degli inverni più caldi degli ultimi cento anni? Fra proverbi banali e previsioni mancate, mi sa che è meglio farsi un bel bicchierino..... Brinderò ad un mio carissimo amico – lo chiamo affettuosamente “Zio Cicio” ­- che fa un vino delizioso e non ascolta né proverbi né previsioni metereologiche.

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