martedì 7 giugno 2011

BORIA CHI MOLLA


Il mitico Formigoni, noto per la sua boria, non molla. La Lombardia non vuole centrali nucleari sul suo territorio. Bene. Ma al referendum, lui, il boriuomo, non andrà a votare. Detto da lui, anim’e core di CL (Comitato Liberiaffari) , sembra quasi un ordine di scuderia. Mentre la Chiesa, con le sue mille anime si schiera per il SI, lui, per non dare un dispiacere al suo socio Re Silvio I, fa il cerchiobottista. Le centrali nel suo regno lombardo, no (il che porta voti), ma il via libera al socio ­- per farne di nuove ­- si.
Anche per lui, come per Padre Pio, il dono dell’ubiquità, ovverosia, il piede in due staffe in attesa di saltare in groppa al cavallo vincente.
Riuscirà il nostro eroe a superare l’ennesima prova di equilibrismo politico?
Ai posteri del lunedì pomeriggio, l’ardua sentenza.

1 commento:

  1. Centrali al nord "NO" secco delle varie forze di politicaffaristi e del Senatur, per tentare di arginare l'emorragia di consenso: "si faranno al centro-sud, il nord ha già dato". E allora che ti aspetti, visto che le centrali non le vuole nessuno sotto casa? Che se dev'esserci una valanga di SI, questa deve venire proprio dal sud... terra già distrutta sotto tutti i punti di vista che tra l'altro avrebbe ben poco da guadagnare col nucleare. E invece...... al nord fioccano i SI e il quorum dilaga mentre al sud non si raggiunge nemmeno!! Questi siamo.... un mero sotto-prodotto dell'intelligenza umanoide.

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